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Estratto cento dodici da "I sonori pazzi rubati dal professor Franco B" il libro grigio di sid liscious

( "La fortuna" dramma in mezz'atto d'anonimo messo all'angolo )

Mai avuto fratelli ma... ma ho una sorella non partorita dalla mia mamma né generata dal mio papà.
Una sorella gradevole desiderabile e pertanto incredibile.
Le voglio bene.
Si chiama fortuna.
Al pensarla è bella estremamente concreta ed audace.
Al vederla invece sta brutta aleatoria complessata e timida timida.
Lo stesso m'ha concesso tanto.
Sono sicuro infatti di dovere a lei il fatto d'essere ancora vivo e...
e credo pure m'abbia fornito parecchi altri motivi per continuare a rimanerlo però...
però ho dovuto decidermi.
Non può continuare così.
Ora mi sono stancato delle sue minime e stucchevoli seppur piacevoli concessioni.
Bisogna tentare di rilanciarla.
La porterò dall'assistente sociale.
È una decisione difficile.
Affidare un familiare ad una gestione esterna non fa mai piacere.
Significa ne ha bisogno e significa non ce la faccio da solo a sopportarla e gestirla e rigenerarla.
A smuoverla dal suo torpore.
Un poche di parole appropriate da parte di chi ha esperienza con simili casi comunque non le faranno di certo male.
Lo sento.
E magari riuscirà a vedersi da fuori.
Ad avere un quadro più completo di sé.
Sì sì lo so.
Il pericolo è che finisca in analisi bensì...
bensì la considerazione d'avere una sorella fortuna non proprio euforica altrimenti prima o dopo renderà ovvio il contrario che...
che vale a dire io finirò dallo psichiatra e dunque il gioco mi vale una candela nonostante...
nonostante oramai le candele le ho pressoché consumate tutte invitando lo di lassù ad intervenire in proposito.
Mi rimane un problema.
Dovrei almeno prima tentare di capire che tipo di considerazione ha lei di lei che...
che se la scoprissi contenta e felice del suo stato non vorrei le mie conclusioni accentuino la sua ignara lampante depressione e pertanto si sentisse spinta verso decisioni estreme.
All'abbandonarmi del tutto e vivere una sua vita lontano da me ad esempio o addirittura... addirittura al suicidio.
E non sarebbe un buon viatico di presentazione guardarsi allo specchio una mattina e dire mi...
mi s'è suicidata la fortuna.
S'è impiccata all'alba e non m'ha lasciato nemmeno un biglietto vincente del gratta e vinci.
Non sarebbe un buon viatico e...
e mi da l'impressione andrei incontro ad un pessimo periodo.
E d'andare incontro ad un pessimo periodo percorrendo di già un pessimo periodo non mi va anche se...
anche se intravedo fra le righe di codesto ipotetico suicidio un'autostrada.
Un'autostrada?
Chiaro.
Un'autostrada su cui viaggerebbe lontano una gemella abbandonata e ripudiata che immensamente si percepirebbe in colpa.
Ho una gemella?
No mia sorella non partorita dalla mia mamma e non generata dal mio papà ha una gemella.
Al pensarla sta brutta aleatoria complessata e timida timida.
Al vederla invece è bella estremamente concreta ed audace.
Audace assai.
 

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