Scritto da © sid liscious - Ven, 24/01/2014 - 11:24
E ti guarda simpatico ammiccando tra i peli dei suoi baffi.
S'è fatto una fama.
Lui adesso è l'accento dell'amore.
Al che non sarà grande ma si sente importante.
Difatti sta lassù in alto e si concede esposto.
Però questo è anche perché tutti lo cercano.
Tutti tentano di coinvolgerlo.
Crespe pelurie, mani protese, grossi e carnosi nervi violacei e spesso pure bocche ciarliere.
Di maschio, di femmina.
Chissà?
Difficile per lui distinguere.
Gli stanno troppo addosso.
E viene travolto da tutto ciò.
E s'abbandona coinvolto alla gioia d'esistere.
Sa.
Sa lo può fare.
Sa non agisce unicamente per un suo scopo personale.
Sa le sue esternazioni donano senso d'essere, felicità e... e sa il verbo da lui espanso è universale.
Impressione terrestre che trafora il sistema.
È superbo?
Mah.
Se lo fosse non avrei mai conosciuto uno in possesso di così tante ragioni per esserlo.
Tutti gli etero lo venerano.
Tutti i popoli, singolo più singolo meno, lo coccolano.
Tutti i sovrani l'anelano abbondante a corte e spessissimo non per bieca questione d'immagine.
Tutti le politiche alla fine non possono ignorarlo.
Una buonissima posizione sociale indi direi la sua.
Gli resta scoperto solo un neo in Africa.
Difatti certuni vogliono, e spesso riescono, a trasformare in passato il presente del titolo di questa storiella attraverso... attraverso una tendenziosa orribile menomazione.
L'infibulazione.
E comunque, ne sono certo, ne verrà fuori.
Con il nostro aiuto ce la farà.
Io intanto offro, seduta stante, per primo volontario la lingua nel tentativo di consolarlo.
Cosa ne dite?
E slap, slap, slap.
E wow che libidine e che goduria.
E... e pertanto pochi minuti appresso madonna mia sapeste che trambusto.
Tutto all'improvviso.
Vi racconto.
Stavo lì esaltato, beato e realizzato.
Mi piaceva pensare che, oltre a lui, ora pure lei condivideva i miei comportamenti.
E dunque sognante adesso la toccavo dappertutto.
E davo baci infuocati perfino sulle tornite caviglie.
Là come solitario nel letto desideravo nei momenti in cui ci pensavo ma... ma ella non era presente.
Diciamolo ero un minimo smosso emotivamente però... però, ve l'assicuro, niente in confronto d'una vicenda, impossibile da gestire, ch'è cominciata di conseguenza.
Dapprima infatti mi sono visto praticamente alzare di peso e costretto ad infilare, il più possibile di me, nella cavità canestro di vita.
E successivamente... successivamente, agendo dall'intimo profondo, una forza inarrestabile ha cominciato a scuotermi ed a indurmi verso un movimento avanti ed indietro ritmicamente isterico.
Tutto intero intendo.
Giuro non so bene cosa bensì... bensì credo l'istinto aveva avuto il sopravvento sul razionale.
Era pari se corressi nel bosco di notte cieco e carponi e trascinato da un'energia insospettata e verso non saprei dove, nonostante percepivo esistere una direzione precisa.
E non si fermava mai codesto trambusto.
Anzi continuamente rilanciava.
Sempre con maggior vigore.
Sempre con nuova convinzione.
Mi sentivo attirato inerme.
Portato verso il punto massimo delle capacità fisiche.
Cominciavo a sudare.
Tremavo.
Tentavo d'ancorare le ginocchia.
O almeno i piedi.
E niente.
Avanti, avanti, avanti.
Scossoni.
Ondate.
Ora il fiato s'era fatto grosso.
Quasi gemevo ad ogni respiro.
Oramai la situazione mi stava domando.
O scoppiava tutto o scoppiavo io poi... poi meravigliosamente un torrente di gemiti.
Un "suo" torrente di gemiti alto, convinto e musica soave per timpani s'è fatto carico di diventare motivo scatenante allora... allora è stato un attimo.
Spruzzi.
Brividi di piacere.
Realizzazioni, soddisfazioni e sperma, sperma, sperma e... ed era finita la scopata.
S'è fatto una fama.
Lui adesso è l'accento dell'amore.
Al che non sarà grande ma si sente importante.
Difatti sta lassù in alto e si concede esposto.
Però questo è anche perché tutti lo cercano.
Tutti tentano di coinvolgerlo.
Crespe pelurie, mani protese, grossi e carnosi nervi violacei e spesso pure bocche ciarliere.
Di maschio, di femmina.
Chissà?
Difficile per lui distinguere.
Gli stanno troppo addosso.
E viene travolto da tutto ciò.
E s'abbandona coinvolto alla gioia d'esistere.
Sa.
Sa lo può fare.
Sa non agisce unicamente per un suo scopo personale.
Sa le sue esternazioni donano senso d'essere, felicità e... e sa il verbo da lui espanso è universale.
Impressione terrestre che trafora il sistema.
È superbo?
Mah.
Se lo fosse non avrei mai conosciuto uno in possesso di così tante ragioni per esserlo.
Tutti gli etero lo venerano.
Tutti i popoli, singolo più singolo meno, lo coccolano.
Tutti i sovrani l'anelano abbondante a corte e spessissimo non per bieca questione d'immagine.
Tutti le politiche alla fine non possono ignorarlo.
Una buonissima posizione sociale indi direi la sua.
Gli resta scoperto solo un neo in Africa.
Difatti certuni vogliono, e spesso riescono, a trasformare in passato il presente del titolo di questa storiella attraverso... attraverso una tendenziosa orribile menomazione.
L'infibulazione.
E comunque, ne sono certo, ne verrà fuori.
Con il nostro aiuto ce la farà.
Io intanto offro, seduta stante, per primo volontario la lingua nel tentativo di consolarlo.
Cosa ne dite?
E slap, slap, slap.
E wow che libidine e che goduria.
E... e pertanto pochi minuti appresso madonna mia sapeste che trambusto.
Tutto all'improvviso.
Vi racconto.
Stavo lì esaltato, beato e realizzato.
Mi piaceva pensare che, oltre a lui, ora pure lei condivideva i miei comportamenti.
E dunque sognante adesso la toccavo dappertutto.
E davo baci infuocati perfino sulle tornite caviglie.
Là come solitario nel letto desideravo nei momenti in cui ci pensavo ma... ma ella non era presente.
Diciamolo ero un minimo smosso emotivamente però... però, ve l'assicuro, niente in confronto d'una vicenda, impossibile da gestire, ch'è cominciata di conseguenza.
Dapprima infatti mi sono visto praticamente alzare di peso e costretto ad infilare, il più possibile di me, nella cavità canestro di vita.
E successivamente... successivamente, agendo dall'intimo profondo, una forza inarrestabile ha cominciato a scuotermi ed a indurmi verso un movimento avanti ed indietro ritmicamente isterico.
Tutto intero intendo.
Giuro non so bene cosa bensì... bensì credo l'istinto aveva avuto il sopravvento sul razionale.
Era pari se corressi nel bosco di notte cieco e carponi e trascinato da un'energia insospettata e verso non saprei dove, nonostante percepivo esistere una direzione precisa.
E non si fermava mai codesto trambusto.
Anzi continuamente rilanciava.
Sempre con maggior vigore.
Sempre con nuova convinzione.
Mi sentivo attirato inerme.
Portato verso il punto massimo delle capacità fisiche.
Cominciavo a sudare.
Tremavo.
Tentavo d'ancorare le ginocchia.
O almeno i piedi.
E niente.
Avanti, avanti, avanti.
Scossoni.
Ondate.
Ora il fiato s'era fatto grosso.
Quasi gemevo ad ogni respiro.
Oramai la situazione mi stava domando.
O scoppiava tutto o scoppiavo io poi... poi meravigliosamente un torrente di gemiti.
Un "suo" torrente di gemiti alto, convinto e musica soave per timpani s'è fatto carico di diventare motivo scatenante allora... allora è stato un attimo.
Spruzzi.
Brividi di piacere.
Realizzazioni, soddisfazioni e sperma, sperma, sperma e... ed era finita la scopata.
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