Scritto da © sid liscious - Ven, 26/07/2013 - 14:05
Lo dico subito.
Non sarà originale questa favola che m'accingo a scrivere.
Al contrario invece sarà banale.
Banalissima.
Se non che a volte io credo serve perfino ribadire l'ovvio ed a maggiore ragione se lo si fa per stigmatizzare indotti generati da descrizioni d'avvenimenti... in teoria... divertenti e dalle conseguenze prevedibili nulle.
Niente originalità dunque quindi dirò immediatamente la protagonista della storia è una persona normale in tutto e per tutto.
Cioè non figlia di re e regina.
Non centro d'attrazione d'un microcosmo intero.
Non particolarmente bella né istruita.
E non avviata a futuri eccelsi o amori con principi ricchissimi e coloratissimi.
E penso possa bastare per rendere l'idea.
Anzi per immaginarmela proprio normalissima aggiungo aveva pure una nonna.
Altra persona assolutamente normale peraltro indi dedicata da copione al leggere fiabe alla nostra fanciulla.
E ne leggeva tante in effetti ma la sua preferita era la principessa sul pisello.
Non sapeva neanche lei il perché.
Solo almeno una volta alla settimana si sentiva quasi in dovere di riproporla.
E la bambina ascoltava.
Ascoltava ed apprendeva e memorizzava.
Memorizzava i tanti difetti che la principessa descritta esponeva.
Memorizzava la sua altezzosità incredibile spacciata per sensibilità.
Memorizzava e nel frattempo maturava opinioni in proposito.
Opinioni che l'allontanavano da quel modello di personalità ovviamente.
Ergo maturò una precisa idea in proposito.
"Io lo metterò apposta il pisello sotto il materasso.
Sì sì piuttosto di somigliarle lo metto di proposito e mi godo la scomodità".
Ed intanto cresceva ed un bel giorno anche diventò signorina e gli ormoni in lei cominciarono a ruotare tale pallina nel flipper.
E fu così che cominciò a considerare il pisello umano stranamente collegandolo con quello della fiaba.
Che a volte avere lo stesso nome alle verdure porta in dote facili accostamenti insensati.
E qualora non mi crediate chiedetelo alla zucca ed al cavolo grandi esperti in merito.
E fu ancora così che un giorno casualmente passando di fronte ad un sexi shop e spudoratamente mentendo sulla sua età... entrò ed acquistò un vibratore.
Che perdinci stava troppo giovane per assaggiare realmente.
Uno di quelli lunghi lunghi comunque.
Grossi grossi e dotati di pila atta a garantire determinati movimenti.
Poi corse a casa e lo poggiò tra la rete ed il materasso del letto e si stese per gustarne le caratteristiche.
Un bel bozzo non c'è che dire.
Piantato lì fra le costole le dava giusto la sensazione desiderata.
"Io quella la odio e mai mi comporterò tale a lei".
E questo è quanto bensì... bensì di notte la cosa piano piano diventò insopportabile ed alfine decise di tirarlo di sopra fra le coperte.
Però il giorno dopo appena sveglia e quale primo atto quotidiano lo rimise in quello che doveva essere il suo posto.
"Che per caso non si faccia di tutta un'erba un fascio".
E la notte seguente naturalmente disagi e nuovamente spostamenti accanto a lei.
Ed altre notti stessa musica.
Ora aveva incominciato ad accarezzarlo e scoprirlo.
Ad accenderlo e soppesarlo e scoprì il suo vibrare addirittura le conciliava il sonno.
Difatti... sebbene si rendesse conto essere piuttosto cresciutella... delle notti lo usava pari con tettarella farebbe un neonato.
Cioè inseriva il contatto e trovava il movimento del pisellone tanto gratificante sulla lingua e le labbra.
Insomma oramai lui stava più fra le coperte che sotto il materasso potremo concludere.
E gli ormoni impazzivano chiaramente.
Intendiamoci odiava sempre la principessa della favola però ecco... ecco adesso comprendeva il motivo per cui sotto il materasso non lo sopportava.
"E ti credo" infine dedusse una mattina all'alba.
"Lo desiderava fra le coperte".
Al che lo prese e... dispiacendo il dover ripetere per la terza volta... e fu così che gli concedette addirittura la sua intima purezza finora inviolata.
E qui torniamo all'inizio.
Al non originale ed al banale.
Quella stessa intima purezza finora inviolata che l'orco ed il lupo e la strega e parecchi altri e probabilmente diversi bambini si videro sottrarre da qualche fiaba purtroppo inventata a cuor leggero?
Non sarà originale questa favola che m'accingo a scrivere.
Al contrario invece sarà banale.
Banalissima.
Se non che a volte io credo serve perfino ribadire l'ovvio ed a maggiore ragione se lo si fa per stigmatizzare indotti generati da descrizioni d'avvenimenti... in teoria... divertenti e dalle conseguenze prevedibili nulle.
Niente originalità dunque quindi dirò immediatamente la protagonista della storia è una persona normale in tutto e per tutto.
Cioè non figlia di re e regina.
Non centro d'attrazione d'un microcosmo intero.
Non particolarmente bella né istruita.
E non avviata a futuri eccelsi o amori con principi ricchissimi e coloratissimi.
E penso possa bastare per rendere l'idea.
Anzi per immaginarmela proprio normalissima aggiungo aveva pure una nonna.
Altra persona assolutamente normale peraltro indi dedicata da copione al leggere fiabe alla nostra fanciulla.
E ne leggeva tante in effetti ma la sua preferita era la principessa sul pisello.
Non sapeva neanche lei il perché.
Solo almeno una volta alla settimana si sentiva quasi in dovere di riproporla.
E la bambina ascoltava.
Ascoltava ed apprendeva e memorizzava.
Memorizzava i tanti difetti che la principessa descritta esponeva.
Memorizzava la sua altezzosità incredibile spacciata per sensibilità.
Memorizzava e nel frattempo maturava opinioni in proposito.
Opinioni che l'allontanavano da quel modello di personalità ovviamente.
Ergo maturò una precisa idea in proposito.
"Io lo metterò apposta il pisello sotto il materasso.
Sì sì piuttosto di somigliarle lo metto di proposito e mi godo la scomodità".
Ed intanto cresceva ed un bel giorno anche diventò signorina e gli ormoni in lei cominciarono a ruotare tale pallina nel flipper.
E fu così che cominciò a considerare il pisello umano stranamente collegandolo con quello della fiaba.
Che a volte avere lo stesso nome alle verdure porta in dote facili accostamenti insensati.
E qualora non mi crediate chiedetelo alla zucca ed al cavolo grandi esperti in merito.
E fu ancora così che un giorno casualmente passando di fronte ad un sexi shop e spudoratamente mentendo sulla sua età... entrò ed acquistò un vibratore.
Che perdinci stava troppo giovane per assaggiare realmente.
Uno di quelli lunghi lunghi comunque.
Grossi grossi e dotati di pila atta a garantire determinati movimenti.
Poi corse a casa e lo poggiò tra la rete ed il materasso del letto e si stese per gustarne le caratteristiche.
Un bel bozzo non c'è che dire.
Piantato lì fra le costole le dava giusto la sensazione desiderata.
"Io quella la odio e mai mi comporterò tale a lei".
E questo è quanto bensì... bensì di notte la cosa piano piano diventò insopportabile ed alfine decise di tirarlo di sopra fra le coperte.
Però il giorno dopo appena sveglia e quale primo atto quotidiano lo rimise in quello che doveva essere il suo posto.
"Che per caso non si faccia di tutta un'erba un fascio".
E la notte seguente naturalmente disagi e nuovamente spostamenti accanto a lei.
Ed altre notti stessa musica.
Ora aveva incominciato ad accarezzarlo e scoprirlo.
Ad accenderlo e soppesarlo e scoprì il suo vibrare addirittura le conciliava il sonno.
Difatti... sebbene si rendesse conto essere piuttosto cresciutella... delle notti lo usava pari con tettarella farebbe un neonato.
Cioè inseriva il contatto e trovava il movimento del pisellone tanto gratificante sulla lingua e le labbra.
Insomma oramai lui stava più fra le coperte che sotto il materasso potremo concludere.
E gli ormoni impazzivano chiaramente.
Intendiamoci odiava sempre la principessa della favola però ecco... ecco adesso comprendeva il motivo per cui sotto il materasso non lo sopportava.
"E ti credo" infine dedusse una mattina all'alba.
"Lo desiderava fra le coperte".
Al che lo prese e... dispiacendo il dover ripetere per la terza volta... e fu così che gli concedette addirittura la sua intima purezza finora inviolata.
E qui torniamo all'inizio.
Al non originale ed al banale.
Quella stessa intima purezza finora inviolata che l'orco ed il lupo e la strega e parecchi altri e probabilmente diversi bambini si videro sottrarre da qualche fiaba purtroppo inventata a cuor leggero?
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