Scritto da © Ladybea48 - Mar, 22/03/2011 - 16:16
Sfrontato mi fissi,
conosco quello sguardo,
percepisco la tua fame.
Con movenze che già so
t’avvicini,
laceri la seta che mi veste,
il rumore ti eccita di più,
più dei baci sulla bocca
che ormai langue.
Consumi la tua cena
sulla mia pelle,
avidamente.
Mordi, succhi
e ti perdi.
Banchetti coi miei seni
rigogliosi,
cibo prediletto della tua voracità.
Lava incandescente si versa
sul mio ventre
in attesa,
in attesa che tu
mi scavi l’anima
t’ubriachi di piacere
e impetuoso scenda
con me nell’Averno.
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