Scritto da © Marika - Dom, 20/02/2011 - 15:01
Accostami ad un impulso esagerato
Eh! Torneresti a fumare
proveresti a calarmi i calzoni
giusto per il gusto di imboccare
il senso di una via.
Provami sotto il vento della cenere soffiata
e lasciami colare giù
una volta ancora per quel cosmo
inamidire il palmo
in un mezzo bicchiere
che brucia.
Accostami ad un muro di vetro
e scorgimi.
come capillarità alla parete
distillato nella sosta, borragine ai poli nell'azione.
Accoglimi in densi
corti spazi alle spalle
dove ricadono spille di ruggine e
musica.
addirittura ai paraventi.
Raccolgo sul mio seno
atraggo dal polline
polvere mefitica che assorbe la pelle.
Come cubismo immobile molleresti un'associazione di partito
uno scarpone troppo falso, una marca disillusa
Eh! Torneresti a fumare
proveresti a calarmi i calzoni
giusto per il gusto di imboccare
il senso di una via.
Provami sotto il vento della cenere soffiata
e lasciami colare giù
una volta ancora per quel cosmo
inamidire il palmo
in un mezzo bicchiere
che brucia.
Accostami ad un muro di vetro
e scorgimi.
come capillarità alla parete
distillato nella sosta, borragine ai poli nell'azione.
Accoglimi in densi
corti spazi alle spalle
dove ricadono spille di ruggine e
musica.
addirittura ai paraventi.
Raccolgo sul mio seno
atraggo dal polline
polvere mefitica che assorbe la pelle.
Come cubismo immobile molleresti un'associazione di partito
uno scarpone troppo falso, una marca disillusa
per poi tentare tutto
in un gesto estremo
Volgerei all'articolo di una frase
e cadrei al volo coma una vocale
che tenta la sua presenza
in una sorte apostrofata.
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