Scritto da © poetella - Lun, 15/11/2010 - 16:51
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Se potessi mai riempire questo silenzio
con tutte le voci che mi cantano dentro,
(cara, preziosa, m’ hai scritto)
se potessi mai farmi bastare
queste briciole di luce,
uno spillo incandescente nella notte,
se potessi, un urlo! sbriciolare montagne di vuoto,
- lampadari che s’infrangono all’acuto del tenore -
Se potessi, ma siamo avidi. Si mangia tutti i giorni, o almeno
si dovrebbe.
L’anima è vorace. L’anima. Divora
o vorrebbe divorare, ingozzarsi,
satollarsi di poesia e poesie e sceglierle, magari.
Selezionare.
Si sta sempre in attesa. Pronti.
E diciamo che sì, basta. Basta poco.
Ma sarà vero?
Vorrei stordirmi di te, lo sai?
Le parole che trattengo tra le mani
vorrei versartele a pioggia in bocca, sugli occhi.
Sul cuore.
Questo autunno sbiadito è una coltre di lana,
ma non scalda.
Non scalda come mani roventi, labbra, le tue,
che conosco e aspetto. E pretendo.
E intanto muoio di freddo.
…
…
…
(by poetella)
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