Sembra un passo di danza
che attraversa la linea del cielo
il salto in mente di una scheggia d'aria
che schizza il dubbio della tua presenza.
Perforante, mi trapassa, la luce
come fossi un corpo instabile
quando al centro di un foglio
vedo un buco profondo
che poggia sul legno
della tua scrivania
e ti vedo lì, hombre que escribe
chinato sulle parole, ad esplodere
libertà, nell'interdizione del tuo stesso essere
e mi esce una comprensione che si riversa
sul sangue che ciba la terra, e ne escono alberi
dai fiori più belli, e i frutti, multisapore, a spicchi di pace
come l'oceano e la terra, che in alcuni giorni, danno corda al cielo.
Guarda la tua mano, ora
e col pensiero, sdoppiala
prova e entrare sotto la gonna
e ascolta quante cose avrebbe da dire
il piacere
poi sparisci con la macchina
del fumo di un vecchio film francese
e strofinati le dita, bagnate, mentre esci.
In ricordo, annusami sul tuo corpo
e usa tutte le parole che ti servono
per non dimenticare l'effetto di questa follia.
Chiudi gli occhi prima
di farli morire di fame
sei così bello, che ti picchierebbero
all'inizio della prima sfumatura. Il paesaggio fuori
è in degrado e l'armonia
che nascondi, ha delle pareti antiche
fatte di crepe e angoscia
carcasse di balene accatastate
sulla riva, e in ogni stanza, di ogni casa
una valigia da fare o da disfare
sembra un porto, il paese
e molti dei disperati, incravattati
con un full di assi in mano
o forse solo un tris
smettono di giocare e
ribaltano il tavolo
non c'è più niente di credibile
il tempo se ne va
i cani in gabbia sognano di correre
tutte le cose in cerca di un padre
perchè non dovrei attaccarmi all'amore
e togliere quelle divise, che ci rendono
per forza reali?
- Abbassa la testa e guardami -
- Blog di Scintilla Elis
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