Scritto da © ariele57 - Gio, 25/11/2010 - 21:11
Come pioggia sono,
sulla neve m'appoggio
ne buco il manto,
lo frantumo.
Per il desiderio nato
raccolgo il sasso
e lo scaglio,
e in un cerchio effimero nuoto
man mano che s'allunga nel vuoto.
Cosi nel moto perpetuo m'imbatto,
tu chiamalo peccato ,io sogno.
Ma non ha più senso
se lascia strascico solo esterno.
Io l'accetto fino in fondo,
in lui giaccio,per l'invito ricevuto.
(Sono materia che non si nasconde
in una parvenza ,ci provo sempre
e mi nutro di ogni singola briciola.
e del pane raffermo
faccio scorta futura
sulla neve m'appoggio
ne buco il manto,
lo frantumo.
Per il desiderio nato
raccolgo il sasso
e lo scaglio,
e in un cerchio effimero nuoto
man mano che s'allunga nel vuoto.
Cosi nel moto perpetuo m'imbatto,
tu chiamalo peccato ,io sogno.
Ma non ha più senso
se lascia strascico solo esterno.
Io l'accetto fino in fondo,
in lui giaccio,per l'invito ricevuto.
(Sono materia che non si nasconde
in una parvenza ,ci provo sempre
e mi nutro di ogni singola briciola.
e del pane raffermo
faccio scorta futura
per l'addiaccio )
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