Senza metafore
Hai chiesto come stai; ho risposto, felicemente indifeso.
E non importa se dovrò attendere il minuto che occorre
per respirare questo tuo continuo venirmi incontro.
Perchè siamo testardi come il verde degli alberi
sui rettilinei della mia città e belli
come la scoperta di una canzone al primo ascolto
Mentre il letto non fa riposo e le lane sulla punta
dei nostri nasi scaldano ogni cosa prossima allo sguardo
noi rimaniamo fitti senza trovar metafore nel passare
su tutto quello che spontaneamente ci appartiene
Ed allontaniamo muri che non fanno case
giorni che non compiono anni
Esmeralda e il suo mare
Ti chiamerò Esmeralda
dove si fa calma quest'assenza
perché sarai figlia
e poi madre del silenzio
Ti chiamerò, col nome
che si legge ad ogni fiato
indefinibile alla notte
Ti chiamerò ancora
senza sbagliare la pronuncia
ma sarà muto il suono del vento
giù dalla scogliera
Ti chiamerò così
come il mare le sue acque
e sarai onda capace d'arrivare
lì dove c'è l'incomprensibile
(poesie tratte da "Due granelli nella clessidra", Ed. LietoColle)
- Blog di Salvatore Sblando
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