Scritto da © raffaela ruju - Mer, 14/10/2009 - 21:30
Muta come falena
che gira sempre in cerchio
sedotta da raggio di lanterna
immagino il trionfo della luce.
Muta come colore
tinteggiato sulla tela
mi muovo sonnambula
come ragno a parete.
Zitta come il silenzio
nascosto nel ticchettio dell'ora
di un istante dimenticato
nella pancia del tempo.
Zitta come il rumore
dell'assoluta distanza
tra lo spazio e il suono
nel pomeriggio assonnato.
Sono raccolti negli angoli del cielo
e appesi sopra la memoria
questi momenti taciturni
che viaggiano su navi di cemento.
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