Scritto da © fintipa2 - Sab, 21/07/2012 - 08:28
Ti soffermi su quello
così umano nella fragilità del volo
che nemmeno vedi l’altro
emergere dal nero.
Del primo dici:
con un sol colpo
uccide l’allodola
e compete il corpo al gatto imbelle.
Dell’altro ignori la presenza
nemmeno noti
le croci tra le nubi,
da cui discende
a rovistare il cuore
morte attiva,
macchina adatta all’ultimo servizio,
spezzare i nervi che legano alla vita.
E se ne vorrebbe stare, a circondarsi d’etica,
intrecciare il nido mentre germoglia il fico.
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