Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Dom, 11/12/2016 - 00:01
E si fa vano il giorno sul calar della sera
concluso è già il sessantaduesimo
nell'alternanza di lune e giorni, di albe chiare
confuse dalle metafore del quotidiano.
É nel sogno che si stordisce la mia immagine
confusa nel ricordo di quel lontano ragazzo ora uomo.
E' basilico e spezie il rinnovare degli istanti
fragranza di sussurri nell'adagio delle ore.
Mentiranno ancora i giorni a dimezzare il passato
nello scordare del momento, in attesa dello sfiorire dei mesi
così come nella somma di un altro anno ancora.
[poi il buio raccoglierà i cocci e finalmente si potrà dormire].
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