Tasti, sono numerosi quei quadratini neri, simili a placche di morbillo deposte su una tastiera di quell'infernale macchina informatica che si chiama computer. Noi non sappiamo che quelle macchine hanno un'anima, ci osservano e ci fanno i dispetti. Hanno spodestato i vecchi folletti domestici che invadevano le abitazioni dei nostri bisnonni e ora ci spiano, controllano i nostri riflessi pronte a balzarci alla gola.
Non amano la storia e gli uomini, prediligono la corrente continua, i 5 o i12 vcc, si nutrono
di milliampere e ci lasciano soli con le nostre frustrazioni.
Sono peggio dei felini, avvertono la loro inquilina d' abitazione, la stampante, che l'umano si avvicina.
Sabotaggio è la parola d'ordine che transita tra quei granuli di silicio drogato, tra quei circuiti integrati che d'integrato hanno sono il nome, svenevoli come sono all'approssimarsi di una variazione minima di umidità e di temperatura.
Macchine bizzarre, pazze come i cavalli... pazze... come gli uomini.
- Blog di Rinaldo Ambrosia
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