Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Mer, 23/10/2013 - 18:23
Nel suono delle ginestre
non c'è azione eclatante
né spazio che conquista l'alba
bensì un lento macinare di attimi
confusi dal caduco grido delle foglie.
Lento sale l'afrore del giorno
contrappunto frenetico del nulla
nell'inciampo delle ore.
Nel suono delle ginestre
non c'è azione eclatante
né spazio che conquista l'alba
bensì un lento macinare di attimi
confusi dal caduco grido delle foglie.
E' nel passo del mattino
che la notte spegne tutti i suoi fuochi
nel vuoto restare.
che la notte spegne tutti i suoi fuochi
nel vuoto restare.
Lento sale l'afrore del giorno
contrappunto frenetico del nulla
nell'inciampo delle ore.
Mentre il pensiero fagocita vane speranze
nel diluvio di immagini che si rinnovano
nell'urlo del quotidiano.
nel diluvio di immagini che si rinnovano
nell'urlo del quotidiano.
[E fiorirà ancora la ginestra].
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