Scritto da © maria teresa morry - Dom, 15/07/2012 - 09:00
Nella fase di declino del movimento crepuscolare , si distingue , quale poeta futurista a pieno titolo, Omero Vecchi che assunse il nome d'arte di Luciano Folgore , nato a Roma nel 1888. Della sua biografia si sa molto poco. Le sue raccolte " Canto dei motori " (1912) ; " Ponti sull' Oceano" (1914) e " Città veloce" (1919) egli conferma la sua forte fibra creativa e dirompente. Propongo le due seguenti liriche tratte da Ponti sull'Oceano.
" Paglia"
Carri di paglia;
scricchiolìo delle erbe secche
per tutta la città,
pestate da piedi di vento fresco
in cammino verso il Sud.
Ditate di zafferano sugli alberi.
Una foglia
due foglie
tre foglie.
Desiderio di farsi trascinare,
a lungo
oltre l'ovest,
dai nastri rossi del crepuscolo.
" Torrefazione"
Piazza di vento ardente,
sollevata di colpo
negli alti forni del sole.
Papaveri di luce
avanti alle pupille.
Spille nel sangue.
D'intorno le case,
affondate
nei marciapiedi
liquefatti dal caldo.
Camminare evitando
colonne ubriache di rosso,
sfondare col petto
semicerchi di solleone,
e invidiare l'ombra di un ragnatelo
ad un insetto addormentato.
( Luciano Folgore)
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