Scritto da © redazione - Dom, 09/12/2012 - 18:27
Quel giorno fu la fine.
Adesso sono terra percorsa da fiumi
sommersa nei laghi glaciali
umiliata da cariatidi
sovrastata da guglie e colline
vangata da forche e pale
calpestata da piedi stracchi
pervasa da fluidi e sementi
fermentata da germogli
e rimescolii indecenti
puntate le radici nelle viscere
ma
è
essere
viva
riavere il senso dei sensi
la voglia d’amare ancora
di essere amante bugiarda
e pascolo della passione
di vibrare e dare ritmi al vento
scrosciare come pioggia
volar di stella in stella
e coi pianeti ruotare
entrare nell’essenza d’un dio
e dargli una scheggia del mio cuore.
La sua anima mi ha dannato.
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