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Raffaele R.

 
 
Chi scopre la propria ombra obbedire alla morte
parla alla vita con la grazia dell’agnello:
una lingua innocua, natale.
 
Non parlammo della pietra nello sterno
perchè sapevi che così la roccia annuncia
frane. Nel torace, la lastra su cui scivola
il continente del sangue, procura telluriche
che le tempie sostengono a stento.
 
Eravamo vivi per dimenticanza.
 
Quindi la pietra non fu nominata
né io volli più vederne il profilo
quando cadde il costone del respiro,
la parete più ardua da affrontare
del midollo che ti teneva in terra.
 
Ancora lo sguardo deflagra
dove ha casa chi mostra le ali.
 
Taverna Paradiso, (data)
 

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