Scritto da © Franco Pucci - Dom, 20/05/2012 - 10:52
Quando saprai il nome ragazzo mio, ricordalo
perché ti lascerò un piolo e il martello adatto
conterai i passi, le gambe parranno di piombo,
però avrai mano sicura e cuore per piantarlo.
Io non potrei altrimenti, ho cammino incerto
e poi la neve sui capelli è un fazzoletto bianco
sembra resa all’ingiustizia, al fato maledetto
ma il legno che ti lascio è figlio del tuo banco.
Spaccagli il cuore allora o succhierà il sangue
di questa nostra terra fino all’ultima goccia,
e cancellerà l’azzurro del cielo dalla tua bocca
impiccando il sole al cappio della connivenza.
Quando saprai il nome, basterà un passo.
*19 maggio 2012 Brindisi - Italia
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