Scritto da © Andrea Pozzoli - Lun, 28/02/2011 - 21:01
Il sale si mischia all'acqua, continuamente l'acqua si mischia al sangue.
Corpi vestiti privi di vita, galleggiano come foglie morte nel immenso mare in burrasca.
Scivolano via inermi e sprofondano nel gorgo che è il vortice degli dei.
Bianca la schiuma gorgoglia, come in un grande calderone va donando l'ultimo estremo saluto
a chi più polvere non sarà.
Ma cibo per i pesci diventerà.
Gli scheletri spolpati approderanno alle isole dei ciclopi.
Il vento secca gole già assetate che si fondono insieme ad altre, strette nella morsa dell'arsura
e dalla pelle trasudante ne esce salsedine... solo salsedine.
La speranza non muore mai
ma dopo il cocente sole del giorno
il freddo della notte arriverà
e altre vittime innocenti mieterà
in faccia alla signora luna.
Nell'oscurità un ultimo grido a lacerar il silenzio
“Terra! Terra! Terra..!”
Il fiato si sradica in un sospiro e l'affanno va a battere sullo stomaco.
Lontano il piccolo faro
Incagliato sullo scoglio
illumina le acque ormai quietate.
Mentre le luci delle case lontane sulle coste frastagliate si fondono alle stelle;
un uomo si stringe forte le spalle
e piangendo sussurra ripetendosi
come in una cantilena ossessiva.
Saremo salvi insieme ai nostri sogni...?
O questo sarà il nostro cimitero senza lapidi al ritorno…?
Apoz<
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