Scritto da © Silvia De Angelis - Lun, 14/02/2011 - 08:34
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nervosamente mi muovo
nell'impercettibile estensione di tempo
(sguardi titubanti inseguono voli di rondini ondulate)
volge un crepitìo d'attimi
barricati nell'invisibile dimensione
che dista dal tuo essermi amore
(piedi scalzi rincorrono tessuti fili d'erba)
in bilico su un filo di luna
avanzo piccoli passi
su un segmento d'equatore
(ove il greto si tramuta in verde immenso)
e tu diventi cielo
ammaliato dalla velata carezza
proiezione del mio ardore sulla tua pelle
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