Scritto da © Franca Figliolini - Gio, 23/12/2010 - 22:43
Adesso, sì proprio adesso, il camion che sta qui
accanto all'autobus su cui sto viaggiando
ed è carico di bizzarri fusti d'aria liquida
potrebbe all'improvviso deflagrare esplodere
scoppiare
E noi con lui in migliaia di frammenti sanguinolenti
La ragazza che mi è seduta accanto
non saprà mai come finiva il giallo
che stava divorando con tanta attenzione
senza mai essere tentata di vedere la fine
La signora con quel buffo cappello a colbacco
oberata dai pacchetti di natale che non è abituata
no davvero a prendere l'autobus sarà confermata
nella sua opinione che si tratta di posti pericolosi
Quel tizio che parlava al telefonino
lascerà la frase a metà inopinatamente
ed il distante interlocutore penserà che la linea
è caduta riproverà ma poi se ne farà una ragione
L'approssimativo suonatore di chitarra
magari veniva dalla Bosnia
era sopravvissuto ad una guerra o a un genocidio
ed è venuto a sfracellarsi qui - ironia della sorte
E poi c'è il bambino, il povero bambino
- mi dispiace per lui, mi dispiace, ma era qui -
che già pregustava i regali di natale
e non smetteva mai di chiedere cosa ci sarà
Ma la mamma era stanca e decisamente nervosa
e gli diceva solo stai zitto falla finita adesso
ed è stata accontentata ma non come voleva lei
a questo non ci aveva mai pensato
E quella coppietta che si stava baciando
sarà l'unica ad aver avuto ragione
l'amore è davvero eterno per sempre
fissato nell'infinito attimo presente
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