Scritto da © Piero Lo Iacono - Mar, 27/09/2016 - 17:05
“Un giorno da qua ce ne andremo”.
Un giorno…lo dico da dieci anni.
Ma non mi so decidere a partire.
Il giorno dopo cambio idea.
E mi conformo a questa sete di
grandezze tentate e mai eseguite.
Una volta ho fatto per andarmene.
Ma era infanzia!
Così resto in questa sala d’attesa
che è un soggiorno inoltrato,
moltiplicatore di noia.
Come l’anima quando posterga
la sua guarigione e si asciuga
la saliva agli angoli della bocca.
“Domani ci verrà un’idea
per adesso son stanco
e vado a letto”.
Dico così da dieci anni.
Algebra del bisogno!
Se ce ne andassimo non torneremmo più
da là dove non siamo ancora andati.
Allora restiamo.
Più di tutto mi fissano le porte vuote.
Ma non mi so decidere a partire.
Il giorno dopo cambio idea.
E mi conformo a questa sete di
grandezze tentate e mai eseguite.
Una volta ho fatto per andarmene.
Ma era infanzia!
Così resto in questa sala d’attesa
che è un soggiorno inoltrato,
moltiplicatore di noia.
Come l’anima quando posterga
la sua guarigione e si asciuga
la saliva agli angoli della bocca.
“Domani ci verrà un’idea
per adesso son stanco
e vado a letto”.
Dico così da dieci anni.
Algebra del bisogno!
Se ce ne andassimo non torneremmo più
da là dove non siamo ancora andati.
Allora restiamo.
Più di tutto mi fissano le porte vuote.
»
- Blog di Piero Lo Iacono
- 899 letture