Piccioni macchiati di nero sulla cupola della sinagoga | amore | giuseppe diodati | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Piccioni macchiati di nero sulla cupola della sinagoga

Andavo a vestire le mosche
quando marinavo la scuola,
per te Sara
dai capezzoli di seta
e le labbra oddolcite col miele.
Non ho mai capito
la ragione di un popolo eletto,
nemmeno le persecuzioni
delle sere d'inverno
con le camicie nere
dalle mutande strette.
I piccioni sulla cupola
rincorrevano dolori,
su quella stella di Davide
un destino d'estate romana.
Un violoncello Sara,
un violoncello della signora
con la veste nera
davanti al portone,
con i poliziotti mascherati di fard
che pulivano gli occhiali.
Erano macchiati di nero
i piccioni Sara,
di nero,
forse per uno strano ricordo,
forse perchè questo amore
doveva finire così,
guardando i piccioni
macchiati di nero
sulla cupola della Sinagoga,
quando andavo a vestire le mosche
d'adoloscente indovino
a Roma
raccogliendo semi di papavero rosso.

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