Caterina dice che aspetta il nuovo mercoledi a partire dal mercoledi sera. Che questo giorno è diventato il suo giorno..un.sano relax con aggiunta di passione. Io non mi faccio illusioni, però questo dice tante cose. Quando arrivo ha già messo al loro posto i pezzi della scacchiera e i cuscini, visto che giochiamo sul pavimento e ogni partita dura un'ora o più.
''Non tocca a me il nero'', faccio, come ogni volta.
''Si, invece'' dice lei, accarezzando i suoi pedoni bianchi come se fossero un vero esercito.
Caterina mi aveva preso sul serio quando, a casa di Simone, per la solita spaghettata, avevo detto quanto fosse importante curare le proprie attività ludiche per stare bene e non vivere solo di doveri.
Parlare, ballare, cantare, viaggiare, giocare, fare qualcosa che potesse interrompere la monotonia del vivere quotidiano. Trovarsi uno spazio dove poter diventare bambini senza essere giudicati tali.
Si! Aveva subito gioito lei... Cominciamo subito!
A volte si butta giù qualche parola, cosi, tanto per dire, ma se qualcuno l'accoglie...sono guai.
Caterina, alla soglia dei 30 anni, è cosi meravigliosamente semplice nel suo porgersi agli altri che disarma chiunque.
Vive in periferia e da quella sera ogni Mercoledi ci incontriamo a casa sua. Sono stato l'unico ad accettare l'invito.
Amo essere speciale anch'io, per le persone speciali.
La sua casa è accogliente, calda e molto ordinata.
I cuscini per terra mi danno l'accoglienza giusta, il senso di libertà di poter disporre di ciò che voglio, nel rispetto dell'ordine e dell'armonia che regna fra le sue tante piccole cose.
Come ''navigatore solitario'', faccio un po' fatica a sentirmi completamente libero, ma ci provo.
Visto che abbiamo in comune la passione per gli Scacchi, seguiamo le nostre logiche ed è bello conoscersi attraverso le mosse sulla scacchiera, senza necessariamente dare scacco matto al Re.
Tra noi non c'è vera rivalità, neanche quando il nostro Re è sotto scacco ed è obbligato a parare lo scacco avversario. Anche se ci troviamo in netta inferiorità di posizione, abbandonare per far vincere l'altro, diventa quasi il desiderio di ognuno. Mi piace anche quando restiamo in parità, mi sento forte con lei e mi piace la presa delle sue dita e la delicatezza di come tocca e sposta i vari pezzi.
Caterina predilige i Pedoni e una mossa in particolare, quando deve mangiare il Pedone avversario spostandolo alla sua spalla ed eliminandolo completamente dalla scacchiera. E' l'unica mossa in cui può mangiare un altro Pedone senza occupare la sua casa.
La nostra rivalità è più sulla scelta del colore, trovo suadente la sua richiesta del Bianco tanto che il Nero lo sento mio complice. In poche ore, immersi in questa battaglia senza feriti, ci posizioniamo in diverse fasi di combattimento. Mentre muove gli scacchi mi parla, vedo in lei la stessa umiltà dei Pedoni ma la sento decisa come un piccolo esercito che sta lottando per l'unico bene.
Aspetterò qualche Mercoledi ancora, poi chiederò a Caterina di cambiare gioco.
Raggio
E' la prima volta che scrivo al maschile, sono Mario.....è strano ma non volevo essere la solita amica di Caterina.
Calarsi nel personaggio richiede anche questo.
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