Scritto da © Mariagrazia Tum... - Sab, 12/11/2011 - 18:46
è la tua schiena eretta
contro il tempo
il mio tormento,
mentre conto i minuti
che mi separano
dalla storia futura,
ingabbiata come sono
nei lunari statici
di questo scorrere
pigrio e violento,
che mi battte il corpo
e mi toglie il sonno,
pigiato
contro il muro del letto
duro,
all'orizzonte remoto
dal mio sguardo,
ti sento perduto
e
nondimeno
tanto più
prepotentemente mio,
mio con la voluttà
che affronto
sola,
alle sponde del mondo
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