Scritto da © Donatella - Ven, 15/01/2010 - 21:13
gli uccelli congiungono le ali,
tutti insieme, imitando un dio
che si espande e si contrae,
che dona e abbandona
lasciando gemiti d'enigmi
tutti insieme, imitando un dio
che si espande e si contrae,
che dona e abbandona
lasciando gemiti d'enigmi
nelle rozze mani di peones che sanguinano
come ai cani le piaghe delle zecche
fino a sentire il rumore dei singhiozzi
che raffreddano gli occhi sul ghiaccio dei perimetri.
nell'eterno contrario il castigo rimane espresso
nella colpa di ieri dove l'urlo di guerra striscia di rosso
il mio vestito di pella nera, abito d'anima nuda.
amo l'altra in me stessa alla luce fatua
di un cero arso, pregando possa
con una vampa incenerire il mio vero nome.-
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