Scritto da © Maria34 - Mer, 15/09/2010 - 22:01
Mi tuffo nel grembo materno,
riemergo dolente, disfatta,
rincorro gli odori d’infanzia,
le strade, le terre sperate.
Battaglie perdute con Dio,
superbia dell’intelletto,
rigurgiti, spilli di rabbia,
le ore passate a pensare.
Poi nulla
Volano intorno
I passeri lievi nel fumo,
la vita saltella leggera.
Ricamano i rami di nero
I passeri contro la neve,
si muovono sciolti, festanti
Dai vetri offuscati io osservo
Quei gesti d’amore, sereni,
armonici, senza domani
Danila Corlando
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