Scritto da © Bruno Amore - Dom, 18/09/2011 - 20:21
(parodiando)
Vorrei saper cantare una canzone
per far sentire al Signor Nessuno l'emozione
d'essere ricordato, qui non si cura che c'è stato.
Era lì, quanto posarono tutte le pietre della cima
che sigillarono le antiche piramidi egiziane
e portò, con altri, le ultime ceste di terra e paglia
per innalzare a quei confini la grande muraglia.
Non furon da soli i cesari a conquistare l'Europa
né costruirono con le loro mani ponti e strade
c'erano sempre nessuno nei loro pochi cenci
seguivano attivi, determinavano, al buio, avvenimenti.
E quando i grandi piangevano forte le disfatte
non c'è racconto se anche i nessuno lo fecero
che forse hanno sempre versato lacrime diverse
cadevano a terra dagli occhi, senza vero peso.
Ma quando il fuoco o l'acqua portavano rovina
quelli delle cattedrali e dei palazzi d'oro
che non avendo mani per brutali sforzi
a loro, i nessuno, chiedevano urlando aiuto
a loro che senza nome, erano schiavi.
per far sentire al Signor Nessuno l'emozione
d'essere ricordato, qui non si cura che c'è stato.
Era lì, quanto posarono tutte le pietre della cima
che sigillarono le antiche piramidi egiziane
e portò, con altri, le ultime ceste di terra e paglia
per innalzare a quei confini la grande muraglia.
Non furon da soli i cesari a conquistare l'Europa
né costruirono con le loro mani ponti e strade
c'erano sempre nessuno nei loro pochi cenci
seguivano attivi, determinavano, al buio, avvenimenti.
E quando i grandi piangevano forte le disfatte
non c'è racconto se anche i nessuno lo fecero
che forse hanno sempre versato lacrime diverse
cadevano a terra dagli occhi, senza vero peso.
Ma quando il fuoco o l'acqua portavano rovina
quelli delle cattedrali e dei palazzi d'oro
che non avendo mani per brutali sforzi
a loro, i nessuno, chiedevano urlando aiuto
a loro che senza nome, erano schiavi.
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