Scritto da © 'O Malament - Gio, 29/08/2013 - 07:18
Tu Rodi eri così vicina
che dalle vene colò contemporanea l'intima morte
della profezia.
Il ventre s'incava, il polmone di possenza vorrebbe
non vedere, il piede ah il piede, l'onda turchese s'infrange ai bordi
sui pianti inconsapevoli.
È il sangue per frazioni, quello sciolto sulle spiagge dall'umanità
prima del volo che c'inchioda al destino: bronzo, tu dovresti
rappresentarci nella corsa.
“Aut haec in nostros fabricata est machina muros Virgilio Marone |
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