Scritto da © 'O Malament - Dom, 27/07/2014 - 16:16
Fu la Parola stessa a voler ristabilire la verità.
- Punirò la tua superbia, perché mi hai voluto attribuire a te stesso; perché io appartengo solo a me.
Il figlio guardava, ascoltava queste cose; unico ad aver assimilato, dopo un muto esilio, che i padri non possono essere molteplici e i figli, giunti alla soglia della maturità, se divengono profeti, possono balbettare solo a parabole.
- Eppoi mi sono rotto!
Mi costringete, voi nati da una groppa. Mi costringete - compreso? - a badarvi come lattanti; nemmeno i Lego potrei mettervi in mano.
Per sopraggiunta, fate questo in nome Mio. Andate...
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