Scritto da © 'O Malament - Dom, 30/11/2014 - 02:00
“Big Jim finisci la tua cotoletta
Quarant’anni, poco molto meno
Sono i suoi petali di rosa
A girare
Avendo presente il rosso
L’arancione, il verde
Degli Ibiscus
Sembrano provenire di lassù
Dove sostenta l’elica
I fusi sono argento
Sotto affoga in un sospiro il vuoto
Quarant’anni, poco molto meno”
Avrei iniziato così, fossi stato sempre Big Jim
anni fa finisci la tua cotoletta, marechiaro
stromboli. Terminato, kaputt. Un cielo rosso
mi porta dove andrò.
È l'asta confusa del mercato, una serie d'aringhe lattee
che mi serviranno con porridge.
Addio, addio cotoletta bolgnais, dal piatto,
dai bordi impilati quel che ho scritto ho scritto
rimane, cinica giganto sul fondo.
Attento ad alzarlo se cade ripaghi.
Ti farebbero pur pulire, e rimarresti fino a tardi
con quel zozzo di cuciniere, occhio di cocciniglia colorante, bistrée
che non ha fatto altro di farti l'occhiolino dietro il vetro,
del bagno, perché la linda cucina è un bagno
cui è stato dato lo straccio, altri tempi quelli a strisce verdi.
Bianche, e Barbare, Cristine, alzatemi sul tavolo, che scivoli; saliamo a Monte San Luca.
Di notte l'è un Paradais.
Qua devi scendere, andare sui Viali. Attento, attento la luce dei lampioni, Bulagna by night.
Cette fois c'est la derniere. Solamente un incubo.
Oh vecchi viali
viali alberati, circolari
stipati di clorofillacee
orti conclusi
di porte
robuste sagaci
desuete porte
altri tempi le Porte
Di sterrati
auto lasciate semiaperte
finestrini che nessuno rompeva
al massimo qualche vizioso
s
Eh Basta, Ché Vogliamo Dormire!
Cette fois, c'est la derniere.
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