Scritto da © Ospite di Rosso... - Gio, 08/12/2011 - 14:43
Molti trovano
che di più dolce v’è sol miele.
Io nego e rispondo,
imbarazzato, che errano
perché non t’hanno mangiato.
Al passo nell'amaro giorno,
sconfitto, svolgo al gaudio
dell'ultima conquista.
Se pur tradito,
resti l'unica signora.
La mente immersa
al più scabroso gioco,
gabbia la passione.
Ci siamo divorati:
avide cozze in un giaciglio
di sale e pepe.
Ora, restano i nostri gusci
umidi e divelti,
sovrapposti nella morbida
notte che genera illusioni.
Due velieri in diviso mare,
soli, senza rotta, in gemella
attesa in squilli e richiami.
A chi canterà le insidiose
passioni che fondono,
se nessuno è vicino?
Torna! In un lampo incendia
gli sbagli ed i pensieri tutti.
Sol ieri, bruciavi rapita
alla carezza lieve della mano;
il gioco abile d’attendibile magia
t’offrirà l’incanto.
Oggi, rigiri il corpo bruciante
su lenzuola bagnate di sudore,
da tanta brace.
Da serpe scivoli via,
negando la pace.
Ed io, rimasi a morire
della solita agonia.
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