Scritto da © Stefania Stravato - Lun, 19/03/2012 - 08:23
ebbi soste, nude
d'aria
nell'assenza e
giostre, di fughe
cerchi, imperfetti
i miei occhi che, spiavano
il sole, addormentato
sui soffitti
non stupirti
se, io vivo
nella lava, della notte
e ogni tanto
saccheggio
i presagi del biancospino
soltanto, questo
ho saputo fare
per non morire, prima
che sia, ancora
l'alba.
Nota:
Accolgo il suggerimento di Amara, che mi propone questa versione del mio testo:
ebbi soste
nude d'aria nell'assenza e giostre
di fughe cerchi
imperfetti i miei occhi che
spiavano il sole
addormentato sui soffitti
non stupirti se
io vivo nella lava
della notte e ogni tanto
saccheggio i presagi del biancospino
soltanto
questo ho saputo fare per non morire
prima che sia
ancora l'alba
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