Scritto da © fintipa2 - Ven, 23/03/2012 - 21:46
e ribolle il petto come se l’istante
si trasformasse in rendèz vous col buio.
Giuro,
s’è consumato Dioniso stanotte
e sono certo che danze e musiche
renderanno onore allo spirito fecondo.
Ecco
Vedremo nervi e sangue impazzire in canti d’orgia,
il trionfo della vita dove c’è l’ ostacolo
...e già uomini ebbri cercano fiori
profumi densi come fiamme
traboccano dalle rose.
Sudo come fosse l’ultimo dei giorni
l’ultimo almeno che abbia faccia d’alba
e non quello di uno straccio sporco
attorcigliato al sole.
Sarà vero? Spero di sì. Il fico sotto al ponte
vuole luce per guarire i rami storpi
ed il ricino è qui
con i seni gonfi a spillarsi il rosa.
Ma non rinasce per me,
conosco il trucco pesante dei giorni peggiori
quando si scatena sui propri figli
e non c’è briglia a trattenere le sue furie
come una maledizione che si combina con le ossa
e ti riempie la bocca di vetri acuminati.
Vedi cosa mi nasce in questo momento?
Ci sarà un posto dove la tristezza si trasformi in luce
ed il tepore di una lacrima in festa per chi torna,
MA ORA NON C'è VITA, NEMMENO MORTE, SOLO SILENZIO......
e non la riconosco questa assurdità dell’essere gettato
col corpo e con la mente in tutto ciò ch’è stato\ora\sempre,
come avesse senso questo specchio rotto
mentre un’ombra vaga dietro un’altra incerta
cercando nell’argento la strada del ritorno.
Ci sono grida da qualche parte,
biglie sfuggite alla clessidra rotta
vagano per il soffitto
giunge intatta la fragilità delle pareti
come un sussulto di morte
biglie sfuggite alla clessidra rotta
vagano per il soffitto
giunge intatta la fragilità delle pareti
come un sussulto di morte
e ribolle il petto come se l’istante
si trasformasse in rendèz vous col buio.
Giuro,
s’è consumato Dioniso stanotte
e sono certo che danze e musiche
renderanno onore allo spirito fecondo.
Ecco
Vedremo nervi e sangue impazzire in canti d’orgia,
il trionfo della vita dove c’è l’ ostacolo
...e già uomini ebbri cercano fiori
profumi densi come fiamme
traboccano dalle rose.
Sudo come fosse l’ultimo dei giorni
l’ultimo almeno che abbia faccia d’alba
e non quello di uno straccio sporco
attorcigliato al sole.
Sarà vero? Spero di sì. Il fico sotto al ponte
vuole luce per guarire i rami storpi
ed il ricino è qui
con i seni gonfi a spillarsi il rosa.
Ma non rinasce per me,
conosco il trucco pesante dei giorni peggiori
quando si scatena sui propri figli
e non c’è briglia a trattenere le sue furie
come una maledizione che si combina con le ossa
e ti riempie la bocca di vetri acuminati.
Vedi cosa mi nasce in questo momento?
Ci sarà un posto dove la tristezza si trasformi in luce
ed il tepore di una lacrima in festa per chi torna,
MA ORA NON C'è VITA, NEMMENO MORTE, SOLO SILENZIO......
e non la riconosco questa assurdità dell’essere gettato
col corpo e con la mente in tutto ciò ch’è stato\ora\sempre,
come avesse senso questo specchio rotto
mentre un’ombra vaga dietro un’altra incerta
cercando nell’argento la strada del ritorno.
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