Scritto da © Carlo Gabbi - Mer, 21/03/2012 - 04:32
PARTE QUATTRO
Era nuovamente sera e quel giorno fu piu` lungo del solito per Gianna. Le ragazze erano andate con la loro nanny, giu` nella valle, sul quel magnifico Lago d’Iseo. La giornata splendeva nel sole autunnale e le ragazze avrebbero scorazzato su quella replica di veliero antico, che attirava molti turisti, e che veleggiava leggero sulle acque increspate, da paese a paese, da isolotto a isolotto, fino al calar del sole. Gianna pensava a loro. Pensava al loro futuro e di come troppo presto si sarebbe trasformata la loro vita.
Lorenzo aveva ragione, sentiva che ben presto il suo matrimonio con Paolo si sarebbe definitamente concluso. Forse Paolo aveva gia` predisposto di come giungere a questo passo finale, prima con una inutile discussione, per annuciarle che dopotutto quello sarebbe stato il modo migliore, separarsi ora e poi al piu` presto chiudere il loro matrimonio con un divorzio.
Ora ripensandoci, sentiva che quello era stato il motivo per cui Paolo le aveva chiesto di ritornare in Italia. Come al solito si era dimostrato disonesto verso lei facendole credere che le mancava e che sentiva di non poter piu` vivere lontano da lei.
Ripensava alla sera precedente nel modo in cui Lorenzo aveva ipotizzato che Paolo, sebbene fosse suo figlio, agiva senza scrupoli, nello stesso modo come usava fare sua madre, Rosina. Era null’altro che un buono a nulla, un vizioso, un donnaiolo, bugiardo, che col suo bel parlare inventava fatti per illuderla, ma che poi alla fine erano contrastanti e sconcertanti.
E Lorenzo, su questa conclusione era giunto molto prima di lei. Le aveva chiesto di prepararsi all’inevitabile. Le aveva pure detto, ‘Guardati attorno, bambina mia, cercalo bene il tuo uomo, quello vero, la` tra la folla, e mai dire mai no al vero amore, qualora si presentera` e bussera` alla porta del tuo cuore. Sappi che non e troppo tardi e puoi essere ancora felice, ma tutto dipende da te...’
Quello era quanto il caro Lorenzo le aveva detto, ed ancor piu` per rendere questo fatto ancora piu` reale le aveva raccontato di come e` veramente il vero amore deve essere. Quello reale che lui aveva vissuto per molti anni insieme alla sua adorata Margot. Poi le aveva detto che doveva salvaguardare quell’amore, qualora lo avesse trovato. Si`, quello era l’altro punto importante, perche` lui, quel povero Lorenzo aveva perso colei che amava con un inganno a causa delle manipolazioni di Rosina, ed era stato privato del piu` puro e sincero amore. Ora, pover uomo, si sentiva sconsolato per aver perso la sua Margot.
Era sconcertante ma vero, era vita vissuta e questa poteva pure rispecchiare la vita di altri, forse anche quella di se stessa, a meno che non fosse capace di ascoltare il suo cuore, a meno che non fosse capace di riconoscere il vero amore, e che non lo avesse preso a volo allorche` le fosse passato vicino... Quello era stato il vero messaggio di Lorenzo. Sapeva ora che lui, Lorenzo, era l’unico che potesse comprenderla. Era l’unico che si fosse preoccupato della sua felicita` del suo futuro. Era l’unico che disinteressamente le aveva parlato di queste cose. Sentiva ora di amare Lorenzo per tutto cio`. Sentiva che per lei ora, lui era il suo vero padre.
Forse stasera, dopo la loro usuale lunga chiaccherata sul passato e del suo amore di Margot gli avrebbe chiesto una cosa che anche sebbene ancora ipotetica, poteva divenire reale. Forse anche Lorenzo ne sarebbe felice, di adottare lei e le figlie. In quel modo sarebbero divenuti una vera famiglia. D’altronde lei aveva perso il padre e la madre naturale. Lorenzo le aveva detto di sentirsi terribilmente solo con l’avvicinarsi dell’inverno. Forse tutto sarebbe possibile se il suo matrimonio fosse veramente naufragato. Lorenzo era un vero gentiluomo. Aveva sentimenti profondi verso la famiglia ed adorava le ragazze, le sue uniche nipoti e Gianna sapeva che sotto la sua guida avrebbero trovato il vero calore ed amore.
“Questo e` solo un sogno,” Penso` poi Gianna, “... ma dopo tutto anche i sogni molte volte possono divenire reali...”
~ * ~
‘Sappesti quanto ho atteso questo momento, e finalmente siamo assieme, Papa. Sono emozionata perche` desidero udire il racconto del tuo amore per Margot.’
‘Penso ti accontentero`, ma dimmi prima, hai avuto una buona giornata? Spero avrai pianto meno e avrai pensato un po` di piu` al tuo futuro. Promettimi che se non potrai aggiustare la tua vita con Paolo, di tanto in tanto ti farai sentire e non mi negherai la gioia di aver vicino Mirella e Patrizia durante il periodo estivo. Sappi che questa e` pure la vostra casa e che sempre sarete benvenute da me.’
‘Ecco papi, e` giusto quanto stavo pensando oggi. Nel bene e nel male io e mie figlie abbiamo bisogno di te e di sentire l’armonia famigliare insieme. Ora sei tu a chiederlo e, credimi, mi hai risollevato dalle mille malinconie che si erano accunulate in me.’
‘Bene, facciamo pure questo patto, bambina mia, ma queste cose e` bene sugellarle con un’altra bottiglia di Verduzzo. Questo ben si intende prima che inizi il mio racconto, che te ne pare?’
‘Tu e quel vino state inebriando la mia vita. Entrambi mi date l’ebrezza. Penso che allora, quando mi sentiro`completamente ubriaca, sia il tempo che tu mi chieda il piacere di una danza. In quel modo mi sentiro` la donna piu` desiderata da quell’uomo stupendo come tu solo sai esserlo. Se Paolo fosse solamente la meta` di quanto tu sei, quanto felice mi sentirei!’
‘L’ultima parola del tuo amore con mio figlio non e` stata ancora scritta. E poi dopo? Beh per ora e` tutto ancora nelle mani del destino e di te stessa. Ricordati che noi stessi siamo gli artefici del nostro futuro. Bisogna essere capaci di volere con tutta la forza dei nostri sensi che i nostri desideri possino rimbalzare e ritornino a noi nel modo voluto.’
‘Vedi perche` mi piaci tanto, Papi? Trovi sempre le parole giuste per indicarmi la via che devo seguire. Questa e` la ragione per cui desidero di averti come padre. Forse posso essere per te quella figlia che so` hai sempre desiderato e mai avuto.’
‘Ti concedo tutto quanto mi hai chiesto stasera, di bere assieme, di danzare, di vivere insieme a me quando e quanto vuoi, e di sentirti mia figlia. Ma dimmi un po` chi mai ti ha detto che sempre ho desiderato di avere una figlia?’
‘Tutto e` cosi` evidente Papi. Me lo hai fatto comprendere in mille modi, ma principalmente con il calore del tuo affetto nei miei riguardi. Ma dov’e` quel Verduzzo? E quanto ancora devo attendere per quella storia? Lo sai quanto la mia vita futura puo` dipendere da cio` che mi racconterai delle tue esperienze d’amore?’
~ * ~
‘Era un venerdi` pomeriggio quando la mia segretaria mi annuncio` la visita di Margot. Mi chiesi come fosse possibile, perche` solamente la sera prima avevo parlato al telefono con lei per piu` di mezzora e sapevo che era in Dubai nel suo ufficio. Ero sbalordito ed anche felice di quella sua visita inaspettata a Milano.’
‘Ma che bello Papi! Quello e` il modo in cui mi piacerebbe arrivare da colui che un giorno mi innamorero`. Me lo ricordero` per il futuro. E poi?’
‘Appena fummo soli, aprii le mie braccia e lei volo` verso di me dandomi quel primo lungo bacio sulle mie labbra. Era pieno di amore e passione. I suoi, occhi inradiavano l’intensa luce smeraldina e nel sentire il calore del suo corpo fui trasportato in un paradiso sconosciuto. Sentivo di esistere in una nuova vita, sentivo che la sua passione ed il suo amore avrebbe creato in me felicita` ed ora posso dire che la mia vita si trasformo` da quel primo contatto. Si, anche ora, rivivendo quei momenti di felicita` sento quell’emozione.’
‘Si Papi, posso leggere nel tuo sguardo il fermento di qulla passione travolgente! Ed ancora, promettimi di insegnarmi il modo in cui si puo` amare con tale intensita`’
‘Mia cara bambina, non vi sono leggi o parole scritte sul modo di amare. Segui unicamente il tuo cuore, il tuo instinto. Segui quanto il tuo io ti detta e sii sempre sincera verso lui e verso te stessa... Ricordati che una sola menzogna ti portera` ad altre ancora piu` pesanti della prima ed allora non vi sara` piu` via di uscita. Devi essere pura nei sentimenti ed allora ti sara` facile a conoscere il vero amore.’
‘E poi? Dimmi, dimmi tutto... sono cosi` ansiosa...’
‘Dieci minuti dopo il primo bacio che ci scambiammo, ritornai alla realta dei fatti. Chiesi scusa a Margot, chiamai nuovamente Teresa, la mia segretaria, e le chiesi di anullare tutti i miei appuntamenti per la settiamana sucessiva. Si`... prevedo la tua domanda. Si, Vidi che Teresa era sorpresa per quanto stava avvenendo. Mai prima di allora avevo rimandato un solo affare o rifiutato di incontrarmi con qualcuno. Ma Teresa non disse una sola parola ed intelligentemente annui come conferma.
‘Quello fu il primo passo. Mi trovavo ora nuovamente solo con Margot e le chiesi dove aveva lasciato la sua borsa di viaggio. Poi le dissi, “Entro dieci minuti saremo in viaggio diretti verso il Lago di Garda. E` un posto incantevole e ti piacera`. Da li` sono aperte tutte le strade che ci potranno condurre in luoghi magnifici, vi sara` unicamente l’imbarazzo della scelta.”
Mi rispose, “Lo sai Lorenzo molto bene qual’e` la strada che voglio percorrere e a gran galoppo. E` quella che mi conduca al piu` presto entro il tuo cuore. Una volta la` non mi muovero` piu`. Mi sentiro`completamente felice per tutto quanto potro` scoprire di te e nel modo in cui diverremo amanti. Tutto il resto non avra` ragione di essere. Oggi rinasco per te, Lorenzo! Da oggi ti trascinero` entro un mondo nuovo, il mio mondo di passione ed amore. Oggi ci uniremo per sempre, e non esisteranno ostacoli capaci a far cambiare l’inevitabile via dei nostri destini e della nostra passione.”
‘Papi, che donna meravigliosa! Capisco che le mezze vie non potevono esistere per lei. Si, da quanto mi stai raccontando ho modo di imparare molto e prepararmi per quel giorno che trovero anch’io il mio lui.’
‘Arrivammo a Gardone Riviera nel tardo pomeriggio ed io ero alla ricerca di un luogo decoroso e tranquillo, sicche` stavo guidando ad una velocita` limitata, quando fui attratto dal nome scritto sopra il portale di un hotel che fronteggiava le calme acque del lago.
“Ecco, credo che quello sara` un propizio nido di amore per noi.” e lessi ad alta voce a Margot, “Gran hotel Villa del Sogno” Che ne pensi mia cara?”
“I agree the name is propitious, let’s go!”
‘E cosi fu! Quella divenne la nostra alcova. Che posso dirti? Appena il boy ebbe depositato le nostre borse da viaggio incomincio per noi il piu` romantico e desiderato incontro. Margot mi tolse cravatta e camicia, mi spinse sul letto, e freneticamente incomincio` a riversare verso di me tutti i desideri repressi ed il desiderio di unirci nel connubio d’amore. Furono ore sublimi durante le quali si era alla ricerca di noi stessi, anima e cuore. Assaporai tutto quanto Margot mi offriva di se stessa, quel corpo longilineo, flessuoso, perfetto. Quei baci ardenti, passionali, romantici. Quelle carezze dolci, tentatrici, e capaci di far nascere il desiderio di possederla, lungamente, appasionatamente e per sempre.
‘Il suo corpo era profumato e quel suo aroma mi inebriava, crescendo in me il mio ardore. La baciavo in quei punti che maggiormrnte potevano accrescere il suo desiderio, e trovavo quanto il suo sapore di femmina fosse per me una droga che me la rendeva ancor piu desiderabile.’
‘Che bello Papi! Mai nelle mia vita ho provato piaceri cosi` intensi come tu me li descrivi ora... Chissa... forse un giorno...’
‘E poi fu Margot che venne a me. Mi deliziava, mi trasportava, verso il settimo cielo dell’amore e della lussuria. Era solamente il principio. Mi insegno` a desiderala, ad amarla, a possederla. Credo che mai una volta si ripete` nel modo in cui si faceva all’amore. Sapeva donare ed anche richiedeva il meglio, perche` in tutto, lei, ha sempre voluto niente altro ma il meglio. Non e` mai stata per le mezze vie, specialmente per quanto riguardava il nostro connubio.
‘Stava spuntando un nuovo giorno ed il sole si stava alzando al di sopra del lago. Andammo sul balcone, nella pienezza della nostra nudita` e la` scambiammo le nostre ultime effusioni d’amore sebbene i nostri desideri fossero appagati.’
‘Che sogno romantico, Papi! E poi?’
‘Posso dire che durante quella settimana ben poco amirammo le bellezze dei dintorni. Entrambi eravamo possessati dal desiderio dei nostri corpi e fu per noi indimenticabile, felicita` che non ci abbando` piu` da quel momento. Fu da allora che pianificammo i nostri rispettivi lavori sicche` divenne possibile incontrarci abbastanza spesso in diverse localita` attorno il mondo dove ci spingevano il nostro giro di affari. Ricevevo e-mails da Margot che mi avvertiva di aver prenotato una camera presso tale albergo ed in tale citta`, che si trovava sempre ad una distanza relativa dal nostro lavoro. Questa fu` la nostra vita i quegli anni.
‘Anni durante i quali il nostro amore ed il nostro desiderio carnale mai diminui`, anzi accrebbe. E poi avenne la fine, inaspettata, che tu conosci ormai. Si, mia cara bambina,amo ancora la mia Margot, nello stesso modo e nella stessa intensita` di allora.
‘Come hai ben capito esisteva una ragione per questa narrazione. Sono preoccupato della tua esistenza e di quanto il futuro ti possa riservare. Qualora avessi bisogno di me e del mio consiglio vieni a cercarmi ed io faro` di tutto per aiutarti. Ma nello stesso tempo ricordati che molto dipende da te nell’analizzare un futuro amore che ti passera` vicino.
Mai dire no all’amore, ma sii prudente nella scelta e qualita di quell’amore. Impara bambina mia il modo in cui tu devi essere una amante capace e sensitiva, capace di trasmettere desideri e passioni al tuo uomo, ed in questo modo legarlo a te per il futuro. Quando vai a Londra ad incontrare Margot, pregala di essere tua maestra e che ti insegni quei piccoli e grandi segreti. Memoralizali, trai da essi buon frutto perche` quelli sono segreti che apriranno la via della tua felicita` futura. Credo che con questo ho completato il mio odierno compito di padre affettuoso. L’ho fatto perche` so di avere in te una figlia grata e riconoscente. L’ho fatto perche ti voglio bene e non voglio perdere la gioia piu` grande che mi rimane nella senilita`. E` stata una lunga chiacchierata, ma mi sento lieto, perche` ho acqistato una figlia e perche` ho potuto ricordare quei giorni felici quando fui assieme a Margot.
Questo e tutto.’
‘Grazie Papi. Sei il miglior PAPA` nel mondo. Te ne sono riconoscente.’
FINE
AFTERWARD
Recentemente ho conosciuto una giovane donna, molto intelligente e con doti magnifiche ed in breve tempo siamo divenuti buoni amici. Accadde che lei lesse parte di questa storia e mi sorprese quando mi disse che quanto scrivevo era nullaltro che la sua vita ed il suo amore, poiche tutto avenne nello stesso modo in cui io presentai l’amore di Margot e di Lorenzo. Poi alla fine mi disse che si sarebbero uniti in matrimonio molto presto e mi invito` a condividere la loro felicita` in quel giorno. Purtroppo questo non mi e` possibile, sebbene quella sarebbe stata l’occasione per esprimerle il mio affetto d’amico. Scusami Margot!
Penso di farle cosa grata nel dedicare a lei ed al suo Lorenzo questa storia, come ricordo nel futuro e come stima al suo valore come donna.
Carlo Gabbi. Brisbane, Australia, 18 Marzo,2012
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