Scritto da © Nievdinessuno - Mar, 04/04/2017 - 08:50
Erano le dita
ad annacquare
la cura di un bicchiere
che mi sorseggiava
ubriaco, verso
a quel - ti amo -
allegato di parentesi
nel vetro, nel colpo
che avrebbe risalito
i fianchi all'anima
come una puttana
senza corpo, aveva
fame di se.
Aveva deciso:
illudere un battito
poteva sedurre
i significati
in tutte le cose
fatte di carne.
Contrarre
la marea
nel mio ventre,
la annegava.
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