Scritto da © Nievdinessuno - Gio, 27/02/2020 - 10:16
Sono una pellicola
sospesa al muto
di uno schermo assente, qui
la stanza del non essere
tenta l’affissione
di un tatuaggio sulla pelle
come un vecchio cinema
con l’insegna sbiadita
in questa notte scura
ho perso le chiavi
dietro una porta
di cui sono il fabbro.
sospesa al muto
di uno schermo assente, qui
la stanza del non essere
tenta l’affissione
di un tatuaggio sulla pelle
come un vecchio cinema
con l’insegna sbiadita
in questa notte scura
ho perso le chiavi
dietro una porta
di cui sono il fabbro.
Sono chiuso dentro
ma guardo da fuori
il silenzio che entra
a cuore aperto
fra l’argilla di un piatto vuoto
e le pupille
che s’inseguono fra loro
per incasellare un sogno
nella memoria,
ma guardo da fuori
il silenzio che entra
a cuore aperto
fra l’argilla di un piatto vuoto
e le pupille
che s’inseguono fra loro
per incasellare un sogno
nella memoria,
ma non c’è nessuno
al timone del ricordo,
al timone del ricordo,
neppure l’alba, il giorno
che mi è nato fra i denti.
che mi è nato fra i denti.
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