Scritto da © Nievdinessuno - Gio, 16/07/2020 - 15:23
Nei paesaggi dei pensieri
mi viene in mente
l'elastico che hai usato
per appuntarti i capelli
quell'ultima volta.
Era il gesto perfetto
nella tua imperfezione,
la splendida devozione delle dita
che si promettono un tocco.
Oggi ho raccolto da terra
il suono dei tuoi passi
che si allontana
ed ho sentito ancora
il rintocco dei tuoi battiti
avvicinarsi al mio orecchio
come la voce di ritorno
che si è fermata ed appesa
sulla porta che hai sbattuto
dietro le paure dei tuoi drammi.
Ricorda che fra quei drammi
c'ero anch'io, sottoforma di un passo,
un battito, un eco.
mi viene in mente
l'elastico che hai usato
per appuntarti i capelli
quell'ultima volta.
Era il gesto perfetto
nella tua imperfezione,
la splendida devozione delle dita
che si promettono un tocco.
Oggi ho raccolto da terra
il suono dei tuoi passi
che si allontana
ed ho sentito ancora
il rintocco dei tuoi battiti
avvicinarsi al mio orecchio
come la voce di ritorno
che si è fermata ed appesa
sulla porta che hai sbattuto
dietro le paure dei tuoi drammi.
Ricorda che fra quei drammi
c'ero anch'io, sottoforma di un passo,
un battito, un eco.
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- 781 letture
Inserito da Virgo il Ven, 17/07/2020 - 19:55. #
Inserito da live4free il Gio, 16/07/2020 - 17:22. #
Ogni storia di un amore passata è fatta di ricordi legati a gesti, espressioni e parole, come se tutto si condensasse e si riducesse in simboli e immagini scollegate fra di loro, ma contenenti tutta l'essenza del sentimento vissuto.
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È così che resta dentro l'amore, come liquida tenerezza di un gesto impresso nella mente, come il suono di una voce che non sentiamo più. Come parole non dette che solo adesso riescono a trovare l'uscita, adesso che nessuno le ascolta.
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