Scritto da © Nievdinessuno - Mar, 21/01/2014 - 14:23
Se fossero poche (o lune distorte!),
non lasceremmo le nostre travi
al posto di scaglie senza fatica
o di pareti mosse
da complesse fazioni di noi,
misurate nello stesso modo
con cui si distingue l’alto dal basso.
O forse, siamo guardoni sull’infinito,
compositori ad oltranza
di passioni ammaestrate.
non lasceremmo le nostre travi
al posto di scaglie senza fatica
o di pareti mosse
da complesse fazioni di noi,
misurate nello stesso modo
con cui si distingue l’alto dal basso.
O forse, siamo guardoni sull’infinito,
compositori ad oltranza
di passioni ammaestrate.
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