Scritto da © Franco Pucci - Dom, 26/02/2012 - 08:27
il cielo stanotte è un colabrodo
di plastica nera insù rovesciato
e mille fiammelle pretenziose
facendo capolino dai forellini
reclamano vanitosa attenzione
esibendosi in una danza antica
[in quell’azzardato bolero
ogni passo era al limite
d'un incosciente slalom
tra i buchi della plastica
che, nera cappa, illudeva
mentendosi falso gioiello]
ho ululato fuori tempo alla luna
il mio sonno e scorticata la pelle
sulle spine di un sogno bastardo
sono crollato spegnendo i lumini
tra le piume di un cuscino ribelle
sgorbi di nero caffè sullo spartito
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