Scritto da © Gino Soloperte - Gio, 21/04/2011 - 17:53
Per un sorriso scrivo, parlo e parlerei ore ed ore.
Starei a guardare come si guarda in cielo aspettando il primo sole.
Per un sorriso mescolo e rimescolo tra i ricordi tutto quello che può aiutarmi a strapparle un sorriso,
pesco dal mio sacco, tutto quello che serve, la sorpresa che può farle fiorire sulla bocca un sorriso anche solo per un suo stupore di meraviglia.
Non dico e non direi mai bugie, ripeterei anche quello già detto a tutte le altre,
ma non dico per farla ridere ma sol’anche sorridere.
Non c’è un sorriso uguale ad un’altro, se potessi me li serberei tutti uno ad uno, come primule su un libro,
perché i sorrisi sono unici ed irripetibili.
La luce, gli occhi, il contesto.
Chiedo sempre se è felice, allora il sorriso cambia, in alcuni casi, si aprono pagine meravigliose come rose a maggio, per altri, è come se le nuvole che coprono un pallido sole invernale si schiudessero,
per me quando, attendendo che sul desktop appaia il suo volto sconosciuto, spunta un bel viso già sorridente, m’illumino come una luna piena.
Ti ho cercata, trovata e coltivata come una rosa, io non semino e non raccolgo,
guardo e mi godo quegli attimi fuggenti, nei quali, anche sforzandomi ,
riesco ad suscitare quel forse unico sorriso, qualche volta anche una risata,
allora quasi piango, solo, commosso.
Ho fatto il pagliaccio agli occhi di molte donne, per un sorriso,
ma mai per il suo amore o per rubarle qualcosa che non mi appartenesse.
Sono un vecchio ubriacone che in chat beve le sue lacrime e gode della felicità altrui.
Mi sento come un vecchio giullare, ormai stanco per far capriole, che vive per i suoi spettatori, ora che la vita mi sembra finire, come il finale di una commedia già vista, vorrei sparire, lasciandovi con un sorriso in bocca e gli occhi che guardano come fossi l’ultimo sole e sparire al di là del mare.
Ci sarà un'altra alba, per un’altro giorno, un altra stella ad illuminare ed i vostri cuori a scaldare.
Il giorno nuovo ha da venire, ma ora guardate questa luna che timida s’affaccia allo sparire del sole, allora potrei essere io quella stella lontana, quella, la più luminosa che le sta sempre accanto.
Quando questa sarà chiara in cielo, assieme a tutte le stelle,
lei Regina tra cortigiane, allora io sarò la, scudiero fedele e non più giullare.
Forse si vedranno ombre, camminare fianco a fianco, guardandoci , ricorderemo i nostri sorrisi, le mute risate ad audio chiuso, gli occhi che lacrimano di gioia ed infine,
si, diciamolo, vedremo anche le nostre bocche aperte, in attesa di baci che non verranno.
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