Scritto da © john venarte - Mar, 01/12/2009 - 18:57
E’ da questo che noi fuggiamo!
Noi, come ipotesi di una retta
Nitida come d’un ruscello il ramo
Che scorre e s’incunea senza fretta.
I minuti scorrono sotto i piedi
Veloci, irrefrenabili e perfetti
Lasciando un’orma sui marciapiedi
Come passi di poesia non letti.
Veloci, irrefrenabili e perfetti
Lasciando un’orma sui marciapiedi
Come passi di poesia non letti.
E’ da questo che noi fuggiamo!
Noi, come ipotesi di una retta
Nitida come d’un ruscello il ramo
Che scorre e s’incunea senza fretta.
Ma il reo tempo non ci ascolta
E senza una ragione corre via
Passando in mezzo ai solchi e tra le rughe,
E senza una ragione corre via
Passando in mezzo ai solchi e tra le rughe,
Inventando mondi e nuove fughe
Dalla sacra e vecchia malinconia
Che non sfrutta dei frutti la raccolta.
Dalla sacra e vecchia malinconia
Che non sfrutta dei frutti la raccolta.
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