Scritto da © Franco Pucci - Gio, 29/03/2012 - 09:57
Per me che ho atteso la vita
all’angolo di vie sconosciute
sigaretta spenta e calzoni
cuciti a pelle senza tasche.
Che ho azzannato la strada
con i denti dell’incoscienza
bevendo il fumo pungente
della speranza che moriva.
Che ho cantato lune asprigne
nelle notti orfane d’amore
mentre aspettavi sognando
mari promessi oltre la nebbia.
Per me sono questi versi
scritti su un diario mai aperto.
Li affido a te.
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