Scritto da © Max - Lun, 16/09/2013 - 09:18
Eri cresciuta spirale vorticosa
nella memoria di una strada
quando divenne invadente
il canto delle tue rosse gote,
ignaro delle mie buie lacrime.
nella memoria di una strada
quando divenne invadente
il canto delle tue rosse gote,
ignaro delle mie buie lacrime.
C’eri ancora a riempire d’amore
le vampate di aria calda evanescente?
le vampate di aria calda evanescente?
Rimasi in piedi a sacrificar le mani
per un’ora solitaria e impaurita
che i tuoi passi corrompevano il selciato,
disperso al vento il profumo dei capelli,
s’erano sforcinati e gridavano molesti.
per un’ora solitaria e impaurita
che i tuoi passi corrompevano il selciato,
disperso al vento il profumo dei capelli,
s’erano sforcinati e gridavano molesti.
C’eri ancora a sfoltire le parole irruenti
che si appressavano sull’ansito dei tuoi seni?
che si appressavano sull’ansito dei tuoi seni?
Avevo un sacco di storie da raccontare,
un mucchio di avventure, predicai,
che crepitavano ancora nel cuore
i balzi scombinati dei sentimenti
lungo la scia che le tue gambe snelle
tracciavano nelle fessure delle pupille.
un mucchio di avventure, predicai,
che crepitavano ancora nel cuore
i balzi scombinati dei sentimenti
lungo la scia che le tue gambe snelle
tracciavano nelle fessure delle pupille.
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