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Un addio

La vacca è fuggita!  Stamattina all'alba Piergiorgio Furlan ha trovato un varco nel recinto dove alcune assi erano spezzate. Solo lei, la Nanni, ha potuto abbattere la staccionata. Il Furlan, quando parla della sua vacca Nanni, le dà il lei come se fosse una donna. La adora e la tratta come se fosse sua moglie, anche perchè l'Annona assomiglia molto alla vacca. La Nanni ha molti capezzoli e due enormi tette che producono 60 litri di buon latte al giorno. L'Annona, detta così per la sua imponente corpulenza, ha due tette da spavento e prorompenti che però ora non danno  latte. L'ultima volta che le ha munte è stato per allattare il suo quarto figlio che oggi ha 12 anni, ma ne dimostra 20 per il fisico bestiale tipico dei Furlan. Il padre ora ci pensa due volte a dargli uno scapaccione, se non va a mungere le vacche all'orario stabilito, perchè il figlio gli incute paura con quei muscoli così sviluppati. La razza non mente e tutti i figli di Piergiorgio Furlan sono delle vere bestie! Tutti maschi li ha generati e con lo stampo, tanto è vero che non si distinguono se non per gli attributi...che sono di grandezza variabile a seconda dell'età...Già alla nascita superavano i 5 Kg. di peso ed avevano manine o manone capaci di strangolare un agnello. L'Annona non si è mai data un gran da fare a sgravarli. Poteva partorire all'impiedi, mentre lavorava nei campi, senza sentire dolore.
Proprio come una vacca che partorisce in fretta e va a leccare il vitellino. Lei i figli non li leccava, ma li allattava ai capezzoli grossi e rossi come due melograni. Uno spettacolo!
La vacca è fuggita. La Nanni è sempre stata matta e scalciava se dovevano mungerla, ma solo Andrea, il maggiore dei Furlan,  poteva avvicinarsi, mentre le parlava nella lingua dei mungitori che fanno lacrimare le bestie per la commozione che provano. E come muggiva, affranta, la Nanni, a zampe aperte e con gli occhi roteanti. Si diceva che l'Andrea amasse la Nanni che gli sarebbe stata riconoscente. Si diceva, ma a parlare erano le malelingue invidiose di quel ragazzo che era possente come un toro.
La Nanni è fuggita quando aveva capito col suo sveglio cervello da vacca che l'avrebbero portata lì dove erano andate le sue sorelle, le cugine e la madre stessa.
Non le avrebbe più riviste ritornare, e dire che le altre vacche erano fiduciose di rivederle. Dicevano ,mentre ruminavano paciose e leccavano i ferri della rastrelliera, che erano partite per l'alpeggio dove c'era erba fresca e profumata per fare del buon latte. La Nanni era più furba e scalciava,  se le si avvicinavano per bloccarla con la corda al collo. Fissava i bovari con occhi strabuzzati e muggiva con aggressività. Ma la cura era lenta e i Furlan s'erano intestarditi a macellare quella vacca lì che non si faceva montare e non figliava.
Quella mattina Piergiorgio Furlan aveva scoperto che la Nanni era fuggita. Vacca di una vacca!
Aveva trovato però davanti alla porta di casa una enorme cacata di merda pastosa e fumante quale segno di un sincero e odioso addio. Vacca di una vacca!

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