Scritto da © Max - Ven, 25/04/2014 - 10:04
Ti guarderò al di sopra
dell’orlo del bicchiere.
Vedrò me stesso
che insolentisce le tue labbra,
proverò quel brivido
di crudeltà che m’assale.
I tuoi occhi riveleranno
il sentimento dei miei,
saranno forti da fissarci,
da accecare il rantolo
dei desideri bluastri,
da uccidere il silenzio
dei nostri sguardi.
Guarderò le tue mani,
ti accorgerai della ripulsa
che mi rattrista,
dirò che voglio stare zitto.
E ti sforzerai d’essere più giovane,
con un linguaggio più sordo,
tu che hai occhi grandi,
immensi globi d’ambra
annegati tra le ciglia.
Sarà la fine dell’allegria,
darò un calcio alle risate
e tu dirai d’esser dolce
come vino rosso rubino
prima d’ubriacare
l’amore tra noi.
Ciascuno si metterà
a pensare in un turbinio
di silenzio, una folle danza.
Io il tuo piccolo idolo
di cera sciolto al sole.
dell’orlo del bicchiere.
Vedrò me stesso
che insolentisce le tue labbra,
proverò quel brivido
di crudeltà che m’assale.
I tuoi occhi riveleranno
il sentimento dei miei,
saranno forti da fissarci,
da accecare il rantolo
dei desideri bluastri,
da uccidere il silenzio
dei nostri sguardi.
Guarderò le tue mani,
ti accorgerai della ripulsa
che mi rattrista,
dirò che voglio stare zitto.
E ti sforzerai d’essere più giovane,
con un linguaggio più sordo,
tu che hai occhi grandi,
immensi globi d’ambra
annegati tra le ciglia.
Sarà la fine dell’allegria,
darò un calcio alle risate
e tu dirai d’esser dolce
come vino rosso rubino
prima d’ubriacare
l’amore tra noi.
Ciascuno si metterà
a pensare in un turbinio
di silenzio, una folle danza.
Io il tuo piccolo idolo
di cera sciolto al sole.
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