Scritto da © Max - Sab, 02/04/2016 - 13:14
Del vento ricordo le litanie
ormeggiate sull' acuta prua
del vecchio transito di voci
in una stradina cupa di paese.
Le donne coi seni sporgenti
a mo' di balie allattanti
ninnavano i panni gementi
una manata al sudore
alleviava il rantolo dei polsi.
Tu, come acqua che non fugge,
salivi coi fianchi ammaestrati
a mostrare che la fatica è dolce
nel muovere e scoprire le gambe.
Amore rideva alle tue spalle
e rallentava insinuante la salita.
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