Scritto da © Max - Gio, 15/11/2012 - 09:20
Si appressava stanotte
il tuo respiro,
senza parole superflue
sulla linea di luce
che voleva confondere
il battito del buio,
eri copia del mio corpo
sulle membra all'erta
che piegavano pensieri.
Rinunciai al silenzio
per raccogliermi nel grembo,
già il respiro era bisbiglio.
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