Scritto da © Max - Lun, 13/04/2015 - 09:28
Guarda come i passi affondano
son merce di pregio i calzari
un luccicare sul selciato
caviglie strette in calze di seta.
E' un passo d'origine ignota
che stringe il fiato e ansima
un ribollire dei seni colmi
in bella mostra tra le spalle.
Mitiga il colore delle labbra
una azzurra vena di silenzio
solo passi uniti ai piedi
un cigolio franto di sorpresa.
La mano sfiora i ciondoli
di fine ghiaccio, li rapisce,
modera l'ampiezza delle gambe
il freddo che addorme le gemme.
E' un candore caldo della pelle
cadenzato dallo stesso affanno,
una recitazione intonata
col sangue che sguscia in corpo.
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