Scritto da © matris - Dom, 22/09/2013 - 10:04
Sento chiudersi la ferita
ho prestato il guscio
per farne una capanna
all'ardore pulsato ora deriso,
ceruleo l'occhio vede la vita
ammalarsi e non cedere
al nitido sogno d'amore.
Cuori uniti dal destino
che ne alimenta la forza,
come onda sciolta sull'anima dei lidi
il bene non sarà mai cancellato
continua il fluire nel giusto,
squassati relitti di dolore
abbozzati alla deriva dei pensieri
sciolgono i geli
s'inchineranno alla primavera
che infiorerà ancora le nostre mani,
i nostri occhi pregni di tenerezza.
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